Monastero Benedettine

Monastero delle benedettine Sant'angelo in Pontano Macerata
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Attenzione!

Abbiamo iniziato una raccolta fondi online per la costruzione del nuovo monastero:

https://www.gofundme.com/aiutiamo-le-monache-terremotate

 

I monaci cenobiti sono quelli che cercano Dio vivendo in un monastero e militando sotto una regola e un abate (RB 1,2). La nostra spiritualità si fonda sul mirabile equilibrio tra preghiera e lavoro, ma anche sull’ospitalità, la stabilità e le relazioni fraterne pari a quelle di una vera e propria famiglia, guidata dall’autorità paterna dell’abate, che fa le veci di Cristo. I voti di castità, povertà e obbedienza rappresentano la libertà di amare Cristo con “cuore indiviso” (1 Cor 7,34). Le comunità claustrali, profezia della Gerusalemme celeste, annunciano al mondo che Dio solo basta.

La fondazione del monastero benedettino di “S.Maria delle rose”, inizialmente un cenobio maschile, risale al 657 e, soltanto poco prima del 1400, fu destinato ad accogliere una comunità di monache.

Nel 1810, le leggi napoleoniche per il Regno italico ne decretarono la soppressione.

L’8 agosto del 1822 fu possibile ripristinare il monastero, ma lo attendeva un altro duro colpo, il 3 gennaio 1861, con il Decreto di Demanializzazione di tutte le Corporazioni degli Ordini Religiosi e dei Beni ecclesiastici.

Requisiti e venduti tutti i beni, alle monache fu concesso di restare nel proprio monastero fino al 21 aprile 1880, quando - venendo meno alle promesse - si ottenne un Decreto Ministeriale di espulsione. Le monache si rifugiarono presso una casa privata donata loro da un parente, ma col passare degli anni e l’aumento delle vocazioni fu necessario acquistare case adiacenti, che gradualmente furono collegate e ristrutturate per risultare adatte alla vita claustrale.

In seguito a queste vicende, anche la comunità di S.Angelo in Pontano ha conosciuto la grande crisi vocazionale post-Concilio e, dopo ben 40 anni senza nuovi ingressi, alle 7 anziane rimaste stava per giungere l’ordine di chiusura. I progetti del Signore, tuttavia, erano differenti! Verso la metà del 1994, infatti, l’arrivo della prima ragazza ha inaugurato un nuovo flusso di vocazioni, che non soltanto ha mantenuto in vita il monastero, aprendo una porta sul futuro, ma ha persino riproposto una situazione analoga a quella del secolo scorso e ha permesso inoltre di fondare un nuovo monastero in Olanda (ad Aalsmeer) dove hanno vissuto per quattro anni 13 consorelle, trasferitesi ora a Pienza (SI). Inoltre, in seguito alla richiesta della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata, siamo andate in aiuto al monastero di San Pietro Apostolo di Ostuni (quattro sorelle), al monastero di San Ruggero di Barletta (nove sorelle) e all'Abbazia di San Vincenzo al Volturno in provincia di Isernia (sette sorelle) e al Monastero di San Pietro di Cagli (otto sorelle).

La nostra comunità qui a S. Angelo in Pontano è una comunità che ha ancora tanto bisogno di crescere dato che le monache rimaste sono solo 10 e la maggior parte delle sorelle ha appena intrapreso i primi passi del cammino monastico!

Dal 2017 la comunità si è trasferita nella foresteria di Passo Sant'Angelo dato che il monastero è divenuto inagibile a causa degli eventi sismici del 2016.

L'8 febbraio del 2021 è stata eletta la nuova Abbadessa: Madre Maria Sara Carassai.